Le donne italiane pare reagiscano
dapprima con stupore verso le novità che possono apportare dei cambiamenti alla
sessualità, poi può entrare in gioco una curiosità enorme accompagnata ad un interesse razionale
che le porta a recepire informazioni da ogni fonte. Tra le fonti privilegiate ci sono le amiche intime poi, a
seguire, le riviste femminili.
In un contesto di terapia, se qualcuna ne
parla lo fa in modo marginale, alcune si sentono libere di proporlo al partner
senza pudore.
Nella riflessione femminile, dopo
la raccolta di notizie di ogni genere, scientifiche e non, appare il sentimento
della vergogna. Le donne pare non si sentano a loro agio nella veste di proporre una modifica
delle abitudini sessuali al proprio uomo, il grande timore è di scalfire la
propria immagine, o meglio l’immagine socio-culturale dell'icona della femminilità che annovera
tra le qualità psichiche la timidezza, il ritegno, il bisogno di imparare e di
essere aiutata e guidata.
L’idea del “gioco” proposto
nell’erotismo è però culturalmente consentito al maschio, a lui è attribuito il
poterlo proporre.
Il vissuto del maschio, relativamente a un oggetto erotico,
può essere ambivalente, occorre cioè che in esso possa riporre la propria
virilità o che lo accetti come potenziatore ludico, altrimenti l’oggetto viene
considerato svilente per la propria immagine di mascolinità e, se suggerito
dalla partner, potrebbe essere considerato un attacco aggressivo e un rimando di
scontentezza verso le sue prestazioni.
La proposta di sex toys nella
coppia presuppone una relazione limpida ed una comunicazione aperta e franca.
Il rischio è di trasmettere un messaggio di scarsa gratificazione o comunque
far sentire inadeguato il proprio partner!
Attenzione allora perché se il
vissuto di chi lo propone è proprio quello di avere un partner inadeguato e
l’intento è di affidarsi all’oggetto magico per creare sensazioni nuove e
rassicuranti per la stabilità della coppia, si rischia di sostituire la
relazione con la dipendenza da una modalità esterna alla coppia, poco
“accettabile” da entrambi.
Si rischierebbe in tal modo di “affezionarsi” e farsi condizionare dall’oggetto o dal gioco
proposto con l’obiettivo di rimettere a posto le cose o ritrovare l’eccitamento
senza accorgersi della sopravvalutazione
di qualcosa di cui potrebbe essere
difficile liberarsi e che comunque potrebbe condizionare il piacere di coppia.
Il benessere sessuale è
importante e se c’è qualcosa che lo accresce può essere adottato se condiviso da entrambi. Uno dei nuovi “giocattoli”, l’anello vibrante, stimolando la parte ludica di ognuno invia un
messaggio di unione, poiché com’è a tutti noto le cose tonde simboleggiano un
morbido legame…
..da una intervista di Vania Crippa ad Annalisa Pistuddi (2009)
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