mercoledì 7 giugno 2023

smettere di fumare POST N. 2

 Il problema principale è che il fumo sia una dipendenza.

Ciò che provoca dipendenza innanzitutto è una sostanza contenuta nella sigaretta: la nicotina. Attraverso la nicotina viene innescato il circuito del piacere ed è anche per questo che al fumatore piace la sigaretta.

Spesso la sigaretta aiuta in momenti imbarazzanti, di attesa, in condizioni di stress dà un sollievo o riempie il tempo e i pensieri.

La sigaretta può essere una compagna in momenti conviviali ma anche in momenti difficili , oppure in presenza di alcune persone o in alcuni luoghi.

Queste possono essere solo alcune delle condizioni psicologiche su cui vi invitiamo a riflettere per trovare la vostra motivazione al fumo e comprendere perchè smettere potrebbe essere un sollievo.

La dipendenza psichica potrebbe essere rappresentata dall’associazione del fumo a situazioni piacevoli oppure la sigaretta potrebbe aiutare a superare o a far passare un momento spiacevole.

Alcuni fumatori sembano essere convinti che la sigaretta possa aiutare le loro prestazioni intelletive, come la concentrazione o l’attenzione. Non c’è nulla, di queste convinzioni, che sia provato scientificamente. Questo non significa che non corrisponda a verità, diciamo che sono sensazioni soggettive ed è proprio su queste che si può iniziare a lavorare per pensare allontanarsi dalla sigaretta e trarne dei benefici.

L’unica dipendenza con denominatore comune a tutti i fumatori è quella dalla nicotina, è difficile smettere solo per questo?

Sembrerebbe di no perchè alcuni studi hanno osservato che dopo 2 giorni circa dall’ultima sigaretta fumata l’organismo ha eliminato la nicotina in circolo e quindi la richiesta fisica è diminuita notevolmente, se non eliminata.

Restano l’abitudine, la gestualità, il richiamo situazionale, l’idea che manchi qualcosa, che la nostra immagine sia mutata tanto da non riconoscerci senza la sigaretta.

Alcuni segnali di dipendenza e di gravità li ha individuati Fagestrom, uno psicologo svedese che ha messo a punto un questionario per detrminare il livello di gravità della dipendenza dal fumo.

Lo riportiamo di seguito con il rispettivo punteggio da sommare.

 

1)    

Quanto tempo dopo il risveglio accendi la prima sigaretta?

-         Entro 5 minuti                          3

-         Da 6 a 30 minuti                       2

-         Da 31 a 60 minuti                     1

-         Dopo 60 minuti                        0

2)    

Trovi difficoltà ad astenerti dal fumo nei luoghi in cui è vietato?

-si                                                    1

-no                                                   0

     3)

         A quale sigaretta rinunceresti con più difficoltà?

-         Alla prima del mattino             1

-         A un’altra                                  0

      4)

         Quante sigarette fumi durante la giornata?

-         10 o meno                                 0

-         11-20                                         1

-         21-30                                         2

-         Più di 30                                    3

      5)

Fumi di più nelle prime ore dopo il risveglio che durante il resto della giornata?

-         Si                                                1

-         No                                              0

6)

   Fumi anche quando sei così malato da stare a letto per la maggior parte della giornata?

-         Si                                                1

-         No                                              0

 

Il calcolo del pinteggio si riferisce a diverse situazioni, pertanto a diversi livelli di gravità di dipendenza dal fumo.

 

0-2 punti

Dipendenza quasi nulla, si può smettere senza grandi sacrifici e senza ricorrere a sostituti della nicotina

 

3-4

Dipendenza lieve, valgono le stesse considerazioni precedenti

 

5-6

Dipendenza con gravità media, è sempre possibile smettere, a volte servono accorgimenti piuttosto restrittivi

 

7-10

Dipendenza forte da nicotina. Potrebbero essere utili anche dei supporti farmacologici

 

 

Dopo aver letto le nostre prime considerazioni e calcolato il vostro livello di gravita potete riflettere per maturare la vostra decisione.

Qualche pensiero sulla vostra situazione e sul vostro desiderio di smettere potrebbe aiutarvi a prendere un impegno.

Qualora non riusciste a decidere di smettere oggi potete sempre tenere fra gli archivi questo file e rileggerlo tra un pò di tempo.

 

 

martedì 6 giugno 2023

smettere di fumare POST N. 1

 Non vorrei più fumare

Di Annalisa Pistuddi

 

La decisione di smettere di fumare deve sottendere una motivazione ben salda.

Non basta che gli altri ci esortino, che si prenda coscienza delle malattie che il fumo provoca e che sono responsabili di parecchie mortalità nei paesi occidentali, che nei luoghi pubblici sia vietato fumare, che il nostro medico possa elencarci i vantaggi che potremmo trarre e che potremmo sentire già da qualche giorno dall’ultima sigaretta.

Non esiste nemmeno un metodo che ha funzionato per tutti i fumatori, una medicina, un oggetto o qualche comportamento da tenere che siano la magica soluzione.

Sulla questione delle patologie organiche che possono essere attribuibili al tabagismo è difficile convincere le persone che potrebbero prevenirle se non fumassero perchè le solite risposte sono che ci sono alcuni che si sono ammalati e non hanno mai fumato, che non è poi del tutto provato che una malattia sia determinata solo dal fumo, e così via.

Il solo argomento del risparmio di soldi, anche in questo periodo sociale, non sembra una motivazione abbastanza convincente.

L’esclusione per i fumatori dai posti pubblici forse ha aiutato qualcuno a ridurre o a provare a rimandare di minuti, ore.

Tutta questa serie di ovvi motivi che potrebbero essere anche ritenuti validi per smettere non fa molta presa se non ci si vuole liberare definitivamente della sigaretta.