domenica 31 gennaio 2021

chirurgia estetica e seduttività femminile

 

CHIRURGIA ESTETICA E SEDUTTIVITA' FEMMINILE

 di Annalisa Pistuddi

Sicurezza e cambiamenti estetici del corpo della donna 

L’esigenza di un cambiamento del corpo va al di là dell’aspetto estetico. La motivazione inconscia ha un significato importante.

L'attività percettiva dell'Io lavora in collaborazione con il sentimento di sicurezza che ci accompagna nella quotidianità.

Intraprendere un percorso chirurgico comprende delle aspettative nella rappresentazione di sé che diventeranno modificazioni dell'aspetto esteriore.

Spesso si pensa che il cambiamento immaginato possa essere incisivo nel risolvere problemi esterni, relazionali, sociali, non tenendo conto che i problemi possono essere generati da conflitti interni.

Le fantasie di cambiamento possono suscitare l'idea del raggiungimento di un proprio ideale e fantasticare successi relazionali grazie all’intervento ben riuscito.

Soffermandosi sulla parte estetica e sulle fantasie di successo si può incorrere in scontentezze che vengono attribuite agli altri. Le delusioni vengono spesso attribuite al lavoro del chirurgo o a qualche possibile complicazione post-operatoria.

La delusione si manifesta se il paziente si rende conto che la magia non è avvenuta, che l'aspettativa di diventare seduttiva e desiderabile dagli altri viene disattesa.

Pertanto occorrerebbe prima di affrontare un intervento fermarsi a  pensare e non seguire l’impulso o i modelli pronti che si vedono nei social network ma soprattutto cercare di capire che un dettaglio modificato non garantisce un miglioramento della bellezza.

I contenuti simbolici di un intervento chirurgico estetico sono inevitabilmente presenti, ma i guai possono cominciare quando le fantasie e le motivazioni inconsce non corrispondono alle speranze del paziente riguardo al risultato inteso in senso globale: se la riuscita non corrisponde alla risonanza della seduttività.

Il desiderio di cambiamento di qualcosa di estetico è un desiderio comune a molte donne e non è da considerarsi una manifestazione psicopatologica tout court.

L'aiuto di uno psicologo può essere d'aiuto nell'evidenziare le aspettative di un cambiamento incisivo, per escludere psicopatologie strutturali e, soprattutto, un eventuale disturbo del dismorfismo corporeo.

Il rischio che si corre nel caso di una simile psicopatologia è di operare una paziente che non sarà poi contenta dell'esito oggettivo, seppur il risultato sia apprezzabile dal punto di vista chirurgico, in quanto il cambiamento  relazionale e sociale ardentemente desiderato non è avvenuto.

Gli obiettivi latenti possono essere differenti, e possono emergere solo dopo un'attenta valutazione psicologica.

L'importanza attribuita  alla propria immagine corporea se risulta eccessiva e porta a trascurare aspetti fondamentali quali la propria salute, i risultati in ambito scolastico e professionale, le capacità relazionali.

L'insicurezza che deriva da tali convinzioni può portare da lievi disagi nei rapporti interpersonali, ad un grave isolamento sociale e all'insorgere di una marcata sensibilità e di tematiche di riferimento.

Negli ultimi anni si è verificata un'epidemia di chirurgia plastica fra le adolescenti, le quali vengono spesso sostenute dai genitori per una sorta di identificazione in loro, che riporta problematiche psichiche relative alla loro adolescenza, o per desiderio delle ragazze a seguire l'esempio di un'amica che sembra loro imbellita.

Queste richieste sono spesso anche dettate dall'interesse eterosessuale, l'avanzare e il ritirarsi conflittuale verso la libertà e la responsabilità dell'età adulta.

Qualora avvenga la decisione da parte del chirurgo di effettuare l'intervento e tentare di corrispondere al desiderio di queste tipologie di pazienti, è assolutamente necessario chiarire quale potrebbe essere il risultato oggettivo e chiedere di associare oltre ad una accurata valutazione psicologica anche una psicoterapia.

L'obiettivo della psicoterapia sarà di aiutare la paziente a riconoscere le emozioni relative all'aspetto fisico e ai significati del  cambiamento anelato, non a far demordere dall'effettuare l'intervento. 

 

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